Attraversare l’invisibile: l’Anoressia come eclissi del Sé, Giornale Storico del CSPL, n.33.

Attraversare l’invisibile: l’Anoressia come eclissi del Sé, Giornale Storico del CSPL, n.33.

Marialuisa Vallino, articolo: Attraversare l’invisibile: l’Anoressia come eclissi del Sé, pag. 88 del Giornale Storico del CSPL, fondato da Aldo Carotenuto, n.33-Attraversare-

 

ABSTRACT

L’articolo esamina le caratteristiche dell’Anoressia, un disturbo che vede corpo e psiche legati da una potenza disgregante e mortifera. Il corpo, sottratto al dominio delle pulsioni, diviene il simulacro di una illusoria perfezione e l’individualità scompare dietro un’oscura sofferenza, eclissando il Sé. Dopo una disamina delle caratteristiche cliniche, vengono illustrati i possibili significati sottesi all’espressione patologica, con attenzione allo sfondo mitico che comprende i ‘misteri’, preludio alla rinascita e al disvelamento delle potenzialità creative insite nella psiche. Particolare importanza riveste il concetto di ‘limite’, insito nella patologia anoressica, per i suoi risvolti in termini identitari e relazionali. Alcune figure mitologiche, quali Kore/Persefone, connessa a Demetra, e la ninfa Eco, connessa a Narciso, illustrano alcune dinamiche psichiche. L’attraversamento del confine, l’avventura che dal mondo supero si sposta a quello infero è un percorso ineludibile, connesso ad un’esigenza trasformativa. In accordo con la Psicologia analitica di Jung e la Psicologia archetipica di Hillman, la struttura immaginale della psiche è analoga a quella del mito e spesso compare il tema della catàbasi; la discesa agli inferi è una discesa nell’inconscio e l’individuo deve confrontarsi con le immagini in esso contenute. Nell’oscurità della patologia c’è anche la possibilità di uno ‘svelamento’ del Sé, l’apertura al divenire creativo della vita, come nel caso della poetessa Louise Glück, Nobel per la Letteratura 2020 ed ex ragazza anoressica.

 

 

Attraversare l’invisibile: l’Anoressia come eclissi del Sé, Giornale Storico del CSPL, n. 33.

Attraversare l’invisibile: l’Anoressia come eclissi del Sé, Giornale Storico del CSPL, n. 33.

Marialuisa Vallino, articolo: Attraversare l’invisibile: l’Anoressia come eclissi del Sé, pag. 88 del Giornale Storico del CSPL, fondato da Aldo Carotenuto, n.33-Attraversare-

ABSTRACT
L’articolo esamina le caratteristiche dell’Anoressia, un disturbo che vede corpo e psiche legati da una potenza disgregante e mortifera. Il corpo, sottratto al dominio delle pulsioni, diviene il simulacro di una illusoria perfezione e l’individualità scompare dietro un’oscura sofferenza, eclissando il Sé. Dopo una disamina delle caratteristiche cliniche, vengono illustrati i possibili significati sottesi all’espressione patologica, con attenzione allo sfondo mitico che comprende i ‘misteri’, preludio alla rinascita e al disvelamento delle potenzialità creative insite nella psiche. Particolare importanza riveste il concetto di ‘limite’, insito nella patologia anoressica, per i suoi risvolti in termini identitari e relazionali. Alcune figure mitologiche, quali Kore/Persefone, connessa a Demetra, e la ninfa Eco, connessa a Narciso, illustrano alcune dinamiche psichiche. L’attraversamento del confine, l’avventura che dal mondo supero si sposta a quello infero è un percorso ineludibile, connesso ad un’esigenza trasformativa. In accordo con la Psicologia analitica di Jung e la Psicologia archetipica di Hillman, la struttura immaginale della psiche è analoga a quella del mito e spesso compare il tema della catàbasi; la discesa agli inferi è una discesa nell’inconscio e l’individuo deve confrontarsi con le immagini in esso contenute. Nell’oscurità della patologia c’è anche la possibilità di uno ‘svelamento’ del Sé, l’apertura al divenire creativo della vita, come nel caso della poetessa Louise Glück, Nobel per la Letteratura 2020 ed ex ragazza anoressica.

 

Psicologia e patologia dell’alimentazione

Psicologia e patologia dell’alimentazione

Nell’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, il DSM5, i disturbi alimentari sono definiti “Disturbi della nutrizione e della alimentazione” e sono distinti in sei categorie diagnostiche principali: Pica; Mericismo; Disturbo alimentare evitante/restrittivo; Anoressia nervosa; Bulimia nervosa; Disturbo da alimentazione incontrollata. Oltre ad esse, si individuano due categorie residue: Disturbo della nutrizione o dell’alimentazione con specificazione; Disturbo della nutrizione o dell’alimentazione senza specificazione.

Psicologia della nutrizione e dei disturbi alimentari- proposte di intervento

Il corso permette:

a) di riconoscere gli effetti positivi o patogeni dell’atteggiamento materno nei primi mesi di vita alimentare del bambino;

b) di individuare le cognizioni distorte relative all’alimentazione umana a partire dalla nascita;

c) di comprendere il circuito patologico cibo-peso;

d) di ripristinare un rapporto funzionale col cibo.

Contenuti:

il corso, destinato non solo a chi è portatore di un disagio alimentare, ma anche a chi voglia acquisire competenze specifiche sull’argomento, si articola in lezioni teoriche, discussione di casi ed approfondimenti tematici che affrontano i seguenti argomenti:

La relazione nutritiva: madre – figlio – cibo;

Il concetto di pulsione, oggetto, meta;

Oltre la funzione nutritiva;

Il nutrimento come momento fisiologico – affettivo – mentale;

Il primo specchio dell’identità: l’allattamento;

L’atteggiamento materno e le sue conseguenze sull’autonomia somato-psichica del bambino;

Dalla dipendenza assoluta alla dipendenza relativa: lo svezzamento;

La dinamica fisiologica come punto di partenza dell’organizzazione psichica;

Quando i disturbi alimentari sono espressione di una mancata organizzazione interna;

L’alimentazione come rito di iniziazione;

Differenziazione e autonomia: dal pasto in famiglia al fast food;

Personalità dei dieters;

Schemi sui criteri diagnostici dei disturbi alimentari;

La pietrificazione del femminile: l’Anoressia;

Il digiuno come sfida all’ordine familiare e sociale: dalle sante anoressiche alle figlie della società materialistica;

La distorsione dell’immagine di sé;

Vero e falso Sé;

Proposte d’intervento in psicologia clinica e riabilitazione nutrizionale.

Organizzazione: incontri di gruppo o lezioni in ambito universitario, associativo, anche in modalità online.

Durata: variabile, a seconda del contesto.

Approfondimenti