Relatrice al Convegno: “Le Arti Terapie tra Arte e Neuroscienze”, Lecce, 1, 2, 3 Dicembre 2006

Intervento di Marialuisa Vallino
brochure

Abstract: “Erede del mito e della letteratura, il cinema rappresenta oggi il terreno elettivo per illustrare la complessità e l’ambiguità dell’universo psichico e consentire una loro progressiva rielaborazione. Se è vero che il regista esprime, attraverso il film, una parte del suo mondo immaginario, è anche vero che lo spettatore proietta e riconosce, in quello stesso film, parti di sé, collocandole in una dimensione che va oltre il personale. Il cinema, infatti, esplora l’area che connette l’individuale al collettivo, trasferendo sullo schermo le immagini archetipiche che popolano anche  i nostri sogni e riconsegnandoci a quell’universo mitologico che sembrava essersi smarrito tra gli eccessi del progresso scientifico e tecnologico. Ma gli dei non sono mai scomparsi. Il cinema dei nostri giorni si tinge di note di Pan-ico, terrore, e esplosioni, crolli, scene di violenza e guerra ci ricordano che Ares è ancora vivo. Il cinema è il regno del ritrovamento e della perdita, il luogo delle comunicazioni intra e intersoggettive, caro ad Ermes, ma è anche il regno di Afrodite, nella misura in cui esprime le infinite sfaccettature della dimensione amorosa. Non ci resta che consegnarci a questa ricerca immaginale; vivere un film significa imparare a cogliere le segrete simmetrie che ci legano agli altri, nel presente o nel passato, ma significa anche scoprire il segreto e il fascino della nostra parte oscura, quella che ci ammalia, ci incatena, ma può anche renderci liberi. Un grande ringraziamento al cinema dell’alterità”.